Le banche rimborsano gli interessi

le banche rimborsano gli interessi

Chi sono coloro che possono ottenere il rimborso degli interessi sui mutui pagati in eccesso ?

Ovvero, quali sono i requisiti da accertare per essere sicuri di poter beneficiare del vantaggio assicurato dal Decreto Anticrisi emanato dal Governo ?

 Prima di tutto, è indispensabile esaminare le condizioni di sottoscrizione del contratto di mutuo.  La Legge n. 2/2009 fissa, difatti, che il tetto sulle rate al 4% per tutto l’anno 2009 è relativo solamente ai finanziamenti richiesti in data anteriore del 31 ottobre dell’anno 2008 per l’acquisto, la ristrutturazione o la costruzione dell’abitazione principale, a patto che non si tratti di castelli, ville e case signorili.

 Ma non soltanto questo. II mutuo deve essere a tasso variabile o a tasso misto, ad esclusione di coloro che hanno stipulato contrat ti di ammortamento di mutui a tasso fisso.

Inoltre la normativa promossa al termine dell’anno 2008 con efficacia dai primi mesi dell’anno 2009 fissa difatti che la somma delle rate, a carico del mutuatario, dei mutui a tasso variabile o tasso misto da sostenere  durante l’annualità del 2009, deve essere determinata applicando il tasso maggiore tra il 4% senza spread, spese varie oppure altra tipologia di incremento e il tasso con trattuale alla data di stipula del contratto di mutuo.

In sostanza, ciò vuol significare che il governo si sovraccaricherà per tutte le rate pagate nell’anno 2009 della differenza tra gli interessi versati e il tetto del 4%.

Ciò solamente a condizioni che il tasso contrattuale del mutuo fosse infe riore al medesimo limite.

Difforme l’ipotesi dei mutui a tasso variabile oppure dei mutui a tasso misto sottoscritti a un tasso contrattuale di mutuo maggiore del 4%, incluso lo spread.

In questo modo il Governo dovrà rimborsare so ltanto la differenza tra gli interessi versati nell’anno 2009 e il livello di tasso contrattuale.

Sebbene sia trascorso circa un anno dalla conversione del decreto anticrisi in legge del lo Stato, lo stato di dubbio che ha circondato per mesi lo specifico argomento ha determinato una successione di ritardi nel proces so di rimborso degli interessi ai mutuatari aventi diritto delle rate mensi li oppure semestrali che superavano la soglia del 4% sui mutui per l’ac quisto della prima casa.

 Le prime a muoversi sono state le realtà bancarie minori che, for ti di un sistema burocratico meno elefantiaco, sono riuscite a conte nere i ritardi nella concessione dei conguagli.

Ma cosa succede nella pratica per la restituzione degli interessi?

Hai pagato qualcosa in più? Hai tempo fino al 31 gennaio.

E’ il 31 gennaio 2010 la scadenza del termine ultimo per richiedere la restituzione degli interessi pagati in più sulle rate del 2009 connesse ai mutui ipotecari a tasso non fisso sulla prima casa.

Con i tassi bassi gli istituti di credito hanno, tuttavia, provveduto ad una restituzione di interessati molto al di sotto delle aspettative.

 A porsi in regola con la nuova normativa sui rimborsi degli interessi sono stati in primis i piccoli istituti di credito come laBanca Popolare dell’Emilia Romagna, Barclays e Banca Ugf che in tempi davvero stretti per il sistema del credito nazionale sono arrivati a estinguere l’eccedenza del 4% prima dell’estate.

 Successivamente si sono adeguate anche altre banche come Intesa Sanpaolo e Banca Etica che hanno iniziato, il processo di rimborsi degli interessi sui mutui nel mese di agosto.

 A seguire è stata la volta della Bnl-Bnp Paris e Banca Sella nel mese di settembre, per terminare con Unicredit, Monte dei Paschi di Siena e Banca Marche il me se dopo.

 Saldi, che nella gran parte delle ipotesi hanno in teressato in prima istanza tutti coloro che hanno mutui con finanziamenti a ra ta mensile per concentrarsi solamente in un secondo momento ai mutui da rimborsare a rate semestrali.

 Ma ora la fetta più grande dei rimborsi degli interessi sembra stata portato a conclusione.  La Banca Monte dei Paschi di Siena ha enunciato di aver condotto a termine quasi tutti i propri conguagli, assicurando i rimborsi dovuti a più di 90.000 clienti.

 Alla stessa maniera Bnl-Bnp Paribas che ha portato a termine varie mi gliaia di operazioni di rimborso  dell’eccedente la soglia del 4%.

 Banca Sella ha saldato la rata in eccesso a 3.300 clienti che hanno stipulato il mutuo, Credem ne ha liquidati  8.150 e Banca Etica a tutti e 180 i suoi clien ti aventi diritto al rimborso statale.

 Arduo affermare, comunque, ciò che è stato attinto, fino a questo momento di quel considerevole fondo da 350.000.000 di €.  posto a disposizione dalla norma.

 Dai primi calcoli emersi  dai dati conseguiti dalle maggiori banche pare dar ragione ai pareri critici che hanno condotto al varo la legge, additata da più parti come un rimedio attenuante.

 In realtà, dati alla mano, pare proprio che, corresponsabile il massiccio ribasso dei tassi di interesse rilevato nell’anno 2009, i rimbor si versati dal governo siano risultati non più di qualche centinaia se non decine di euro per ciascun mutuatario.

 A titolo esemplificativo: i 90.000 clienti della banca Monte dei Paschi di Siena hanno ottenuto rimborsi di interessi sui mutui per complessivi  42.000.000 di €., ossia 466 €. pro capite, mentre gli 8.150 mutuatari di Credem rientranti tra quelli aventi diritto al rimborso degli interessi in eccedenza al 4% si sono visti restituire nelle loro tasche 481.000 €.. ovvero una media di quasi 59 €.   per ogni mutuatario avente diritto.

 Valori in media con quelli rilevati da Banca Etica che ha condotto a termine 180 conguagli per una somma complessiva di 24.100 €., ossia 133 €. per ciascun avente diritto.

 Da questo punto, l’impulso unito di alcu ni funzionari  di istituti di credito che hanno ammesso con il magone il basso richiamo alla misura del governo, affermando che alla propria banca sarebbe costato meno abbassare i mutui di somme così  modeste anziché costruire una macchina tanto articolata per l’accertamento degli aven ti diritto alla restituzione degli interessi sul mutuo.

 Inizialmente, infatti,  le singole banche  hanno dovuto trasmettere  all’Agenzia delle Entrate il nominativo di un re sponsabile della redazione delle Liste degli aventi diritto.

 Successivamente c’è stata la fase della raccolta e dell’inoltro dei nominativi a Roma dove il Fisco ha compilato un elenco ufficiale di be neficiali del provvedimento.

 Lista  che è stata rivolta  ancora una volta  agli istituti di credito che quindi si sono do vute occuparsi dell’invio di una comunicazione ufficiale a tutti gli aventi diritto.

 E per coloro che  si fossero sottratti ai tessuti del sistema, la solo possibilità ‘  per vedersi estinti gli interessi pagati in eccesso sulle rate del mutuo è quello di passare attraverso l’accertamento individuale dei requisiti, la compilazione di un modulo di autocertificazione preparato  dall’Abi e ottenibile sul sito internet www.abi.it  e la sua consegna alla filiale del proprio istituto di credito, il tutto, entro e non oltre il 31 gennaio del 2010, giorno ultimo fissato dalla circolare del ministero dell’Econo mia del 30 aprile 2009 per farsi riconoscere il diritto al rimborso degli interessi sulle rate del mutuo pagati in più.