DOMANDE FREQUENTI CRIF.

Centrale Rischi

FAQ centrale rischi.

Domanda: poniamo il caso di Tizio che viene segnalato al Crif per un pregresso debito non onorato, venendo a conoscenza, per sua autonoma iniziativa, quale banca detenesse la sua pratica. Tenuto conto che Tizio, dopo il del pagamento del debito, non ho mai ricevuto alcuna notifica come dovrà agire e quali  sono i tempi più veloci da considerare  per essere cancellati al Crif.

Risposta: La cancellazione dal Crif si manifesta in relazione ai tempi  esatti enunciati  dal Codice deontologico dei sistemi creditizi.

L’informazione relativa al ritardo di pagamento sarà annullata in modo automatico, dopo  il periodo di conservazione stabiliti dalla legge, ovvero trascorsi 1 anno dalla regolarizzazione del pagamento.

Nel caso in cui il ritardo del pagamento del prestito o finanziamento, è frutto del mancato adempimento di due rate (e nell’ipotesi in cui non sono stati rilevati ulteriori ritardi); trascorsi due anni dalla regolarizzazione del debito, quando il ritardo di pagamento è relativo a piu’ di due rate oppure si è esteso per piu’ di due mesi (e nell’ipotesi in cui non sono stati rilevati successivi ritardi).

Per i cattivi pagatori e i protestati c’è la possibilità  di avanzare richiesta dello scoperto del conto corrente nonostante appartengano alle medesime figure?
Per i protestati e cattivi pagatori rappresenta un’impresa molto ardua per vedersi concedere lo scoperto sul conto corrente.In effetti lo scoperto su conto corrente rappresenta un prestito concesso al quale sono  applicati i relativi interessi.

Considerando che i cattivi pagatori e i protestati sono iscritti  nei Sistemi di informazioni creditizie ovvero iscritti nella CRIF e CAI ad essi non verrà concesso alcun tipo di finanziamento o prestito.

A tal riguardo è appena il caso di evidenziare che sono state diffuse sulla Gazzetta ufficiale le recenti norme che la Banca d’Italia ha voluto introdurre nei rapporti tra le banche e i suoi clienti.

Le  norme relative alla trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari fissano che gi scoperti di conto corrente avranno il loro indicatore sintetico di costo, l’Isc, determinato tenendo conto di tutte le voci che convergono a individuare il prezzo pagato realmente da ogni titolare di conto corrente.

 Tra le voci da considerare nel’ISC le commissioni di massimo scoperto, che devono essere indicate con  particolare chiarezza e risalto.

Quando richiedere un saldo e stralcico

Poniamo il caso di Tizio che è gravato di una forte esposizione al debito per aver contratto finanziamenti, prestiti, fidi bancari, carte di credito, carte revolving.

Tizio inoltre  si trova ad un certo punto in una situazione in cui non riesce più a sostenere il carico delle rate da pagare alla fine del mese, anche in ragione del suo lavoro precario.

Tizio inoltre non risulta proprietario di case o comunque di immobili ed è titolare di un esercizio pubblico di bar e ristorante. A queste condizioni, Tizio può avanzare richiesta di uno stralcio a saldo, suggerendo pagamenti  dal mese di aprile a ottobre 2010 in poi. Nel caso in cui la proposta fatta da Tizio non venisse accettata, a quale altra soluzioni finanziaria potrebbero ricorrere considerato lo stesso non possiede beni di proprietà ? In merito a quanto concerne il saldo e stralcio che rappresenta in genere una soluzione ideale per i cattivi pagatori e i protestati va considerato che non sussiste un vero e proprio iter  standard tenuto conto che tale pagamento si considera un accordo adoperato tra le parti. Il saldo e stralcio rappresenta una procedura di risoluzione amichevole di un contenzioso fra il debitore e il creditore e va avviata in relazioni agli specifici casi. Dunque, il creditore potrebbe accettare questo allungamento dei tempi per la restituzione del debito  e sentire se le finanziarie accolgono la richiesta. 

Nell’ipotesi in cui, invece, Tizio non dovesse pagare potrebbe iniziare a ricevere azioni legali da parte dei creditori i quali potrebbero richiedere l’azione stragiudiziale. Si inizierà in primo luogo con un iter cordiale attraverso varie lettere di sollecito e contatti telefonici, per poi giungere alla diffida legale che  terminerà con l’avvio della fase giudiziale attraverso la quale potranno essere oggetto di pignoramento: beni mobili, mobili registrati, beni immobili, stipendi, emolumenti di ogni genere, pensioni, conti correnti e quant’ altro di proprieta’ del debitore.